Pianificare ed eseguire progetti software è una sfida complessa.
Ogni progetto porta con sé il rischio di problemi ricorrenti: a volte si costruisce qualcosa che non risponde alle esigenze degli utenti, altre volte si sfora con i tempi e i costi.
Eppure, affrontare queste difficoltà in modo strutturato può fare la differenza tra un progetto riuscito ed uno che fallisce.
Nel corso degli anni, si è delineato un approccio che si basa su tre pilastri fondamentali: definire correttamente l’ambito del progetto, stabilire traguardi chiari e procedere con un’esecuzione efficace.
Ambito del progetto
Tutto parte da un’idea.
Qualcuno in azienda propone una nuova funzionalità, oppure c’è la necessità di creare uno strumento interno.
Spesso, dietro queste idee si nasconde un’aspettativa di tempistiche che non viene esplicitata: ‘ci vorranno tre mesi’ è un pensiero che potrebbe sembrare innocuo, ma si traduce in risorse concrete come stipendi, tempo del team e budget.
Definire un ambito chiaro è cruciale per evitare incomprensioni.
Prima di iniziare, è utile allineare il team sugli obiettivi e sui vincoli: quanto tempo abbiamo a disposizione? Qual è il budget massimo? Più i limiti sono chiari, più è facile trovare soluzioni creative.
Nei progetti più grandi, dove l’incertezza aumenta, diventa fondamentale dividere il lavoro in fasi. Questo aiuta a non cadere nella trappola di dedicare un anno intero a qualcosa che potrebbe essere validato con un approccio più snello.
Traguardi chiari
Quando si affrontano progetti complessi, i traguardi (o milestone) non sono solo tappe del percorso, ma strumenti per fare chiarezza.
Un buon traguardo non serve solo a procedere verso l’obiettivo, ma anche a testare ipotesi, ridurre incertezze e mantenere il team flessibile.
Ad esempio, supponiamo di voler sviluppare uno strumento interno per ottimizzare un processo aziendale.
Invece di iniziare costruendo subito un’interfaccia complessa, una prima milestone potrebbe essere la creazione di un prototipo semplice con uno strumento low-code.
Questo approccio consente di raccogliere feedback iniziali senza impegnare troppe risorse.
Un traguardo ben progettato dovrebbe rispondere a una domanda essenziale: potremmo fermarci qui? Se la risposta è sì, allora siamo sulla strada giusta.
L’esecuzione come elemento chiave
Definire un piano è importante, ma ciò che determina il successo è come viene messo in pratica.
Durante l’esecuzione, è fondamentale lavorare in iterazioni brevi, che permettano di ottenere feedback costanti e correggere rapidamente la rotta.
Iniziare esplorando diverse soluzioni possibili e poi restringere gradualmente il focus aiuta a bilanciare creatività e pragmatismo. Questo approccio, chiamato ‘divergenza e convergenza’, è particolarmente utile quando si affrontano progetti innovativi o incerti.
È altrettanto importante tenere d’occhio il contesto.
Quanto tempo ha davvero il team? Quali altre responsabilità potrebbero interferire?
Rispondere a queste domande aiuta a evitare deviazioni inutili e a mantenere il progetto nei tempi previsti.
La ricetta per il successo
Un progetto software ben eseguito non è mai un caso.
Richiede una visione chiara, un piano flessibile e un’esecuzione disciplinata.
Le probabilità di successo aumentano notevolmente se si riesce a:
- definire un ambito realistico e condiviso;
- stabilire traguardi che riducono incertezze;
- lavorare con iterazioni brevi e obiettivi misurabili;
Quando pianifichi il tuo prossimo progetto, chiediti: stai risolvendo il problema giusto? Stai utilizzando al meglio il tempo e le risorse a disposizione?
Con una pianificazione attenta e una buona esecuzione, è possibile costruire qualcosa di valore senza perdersi per strada.
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