Nel mondo dello sviluppo software e della tecnologia d’impresa, guardare avanti è una necessità.

Ma ricordare da dove veniamo è una scelta consapevole. Una scelta che parla di cultura, di profondità tecnica, di passione.

Un patrimonio da non dimenticare

Negli anni ’80 e ’90 l’informatica non era solo un mestiere: era una scoperta quotidiana.

Bastava aprire un case, cambiare un jumper, editare un file .ini o installare un driver via floppy per imparare qualcosa di nuovo, spesso risolvendo problemi complessi con mezzi limitati.

Quelle esperienze hanno formato intere generazioni di sviluppatori, sistemisti, tecnici e appassionati.

Hanno creato una cultura tecnica che oggi rischia di andare perduta sotto la velocità dei framework, dei linguaggi “low-code”, dell’automazione spinta.

Eppure, dietro ogni grande professionista IT di oggi, c’è quasi sempre una storia fatta di DOS, schede ISA, modem 56k e CPU che si scaldavano senza dissipatori.

RetroTech è il luogo per raccontare queste storie, ma anche per riconoscerne il valore.

Il passato come fondamento

Oggi Hero Hubs progetta e sviluppa sistemi enterprise su misura, applicazioni moderne e infrastrutture complesse. Ma lo facciamo portandoci dietro una cultura tecnica profonda, che nasce proprio da quell’epoca.

Non si tratta di nostalgia fine a sé stessa, ma di riconoscere le fondamenta:

  • Come si ottimizza una risorsa quando la RAM è 640 KB.
  • Come si scrive codice robusto quando non esistono dependency manager.
  • Come si pensa in modo sistemico, quando ogni periferica va configurata a mano.

Questi approcci, seppur aggiornati, ci guidano ancora oggi nelle soluzioni che proponiamo ai nostri clienti. Perché l’innovazione non è solo velocità: è anche comprensione, visione, consapevolezza.

RetroTech: una community per chi c’era (e per chi è curioso)

Abbiamo deciso di trasformare questa cultura in uno spazio condiviso: nasce così RetroTech by Hero Hubs, una community su LinkedIn dove chiunque può raccontare, mostrare, ricordare o discutere le tecnologie di ieri.

Non è un’operazione commerciale, non è branding travestito.

È un progetto editoriale e culturale che vuole coinvolgere chi ha vissuto quegli anni o comunque chi li studia con passione.

Parliamo di:

  • processori come l’8086, il 286, il 486, il primo Pentium;
  • sistemi operativi come MS-DOS, Win 3.1, BeOS, Amiga OS;
  • protocolli, modem, schede sonore, schede grafiche, vecchi manuali;
  • giochi storici, interfacce, linguaggi, riviste, BIOS, jumper e floppy.

Tutto ciò che ha contribuito a formare la cultura tech di oggi.

Perché oggi serve più cultura tecnica, non meno

Oggi sono solo soluzioni ‘out of the box’ e sapere cosa c’è dentro (la box) è un vantaggio competitivo.

Saper leggere un errore di basso livello, sapere cosa succede tra hardware e software, saper progettare con consapevolezza delle architetture: queste sono skill sempre più rare, ma preziose.

RetroTech è il nostro modo per dire che questa consapevolezza non va solo difesa: va celebrata, condivisa, alimentata.

Un ponte tra ieri e domani

Hero Hubs è una realtà che guarda avanti. Ma lo fa senza dimenticare nulla di ciò che l’ha portata qui.
RetroTech è parte di questa visione: non è solo un omaggio al passato, è uno strumento per comprendere meglio il presente e progettare con più lucidità il futuro.

Vi aspettiamo nel gruppo, con le vostre storie, le vostre foto, i vostri ricordi e la vostra esperienza.

L’innovazione nasce sempre da qualcosa che abbiamo già vissuto.

Ti aspettiamo.

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Sarai ricontattato nel più breve tempo possibile.


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