La scelta della giusta strategia di branching Git è un tassello cruciale per un flusso di lavoro efficiente nello sviluppo software.

Esistono diverse modalità per gestire la ramificazione del codice, ognuna con i suoi vantaggi ed i suoi problemi.

Comprendere le differenze tra queste strategie è il primo passo per scegliere quella più adatta al tuo team e progetto.

In questo articolo esploreremo brevemente le principali strategie e ci concentreremo sul Trunk-Based Development, un approccio che, secondo noi, sta guadagnando molta popolarità.

Ma quali sono le principali strategie di branching?

  • Feature branching: ogni funzionalità o bugfix viene sviluppato in un ramo dedicato. Questo approccio isola il lavoro, ma può portare a rami di lunga durata, aumentando il rischio di conflitti durante la fase di merge;
  • GitFlow: una strategia strutturata che introduce rami separati per lo sviluppo, il rilascio, le correzioni urgenti e le funzionalità. È ideale per progetti complessi con cicli di rilascio programmati, ma può risultare troppo complesso per team più piccoli;
  • GitHub flow: un modello più leggero in cui il branch principale è sempre pronto per essere distribuito. Le modifiche vengono sviluppate in rami di breve durata, revisionate tramite pull request e integrate rapidamente;
  • GitLab flow: simile al GitHub Flow, ma con il supporto per branch specifici degli ambienti (ad esempio, staging o produzione). È particolarmente utile per team che utilizzano strumenti integrati come GitLab CI/CD;

Trunk-Based Development (TBD)

Il Trunk-Based Development (TBD) si distingue per la sua semplicità e velocità.

Contrariamente ad altre strategie che si basano su rami multipli e spesso di lunga durata, il TBD incoraggia gli sviluppatori a lavorare direttamente sul branch principale, mantenendolo sempre stabile e pronto per la distribuzione.

Ma come funziona?

  • Commit frequenti: gli sviluppatori effettuano commit frequenti e incrementali direttamente sul trunk (o su rami di brevissima durata che vengono integrati entro poche ore o giorni).
  • Integrazione continua (CI): ogni commit attiva un ciclo di build e test automatizzati per garantire che il trunk rimanga sempre stabile.
  • Feature toggles: le funzionalità incomplete vengono integrate nel trunk utilizzando “feature toggles” (interruttori di funzionalità) per abilitarle o disabilitarle in produzione senza bisogno di rilasci separati.
  • Collaborazione stretta: gli sviluppatori collaborano costantemente per evitare conflitti di unione, adottando una filosofia di lavoro che privilegia piccoli passi rispetto a grandi blocchi di codice.

Quali sono i vantaggi?

  • Riduzione dei conflitti di unione: con commit frequenti, i conflitti vengono identificati e risolti rapidamente, riducendo la complessità del merge.
  • Migliore qualità del codice: i test automatizzati eseguiti a ogni commit garantiscono che il codice sia stabile e funzionante.
  • Velocità di rilascio: poiché il trunk è sempre pronto per la distribuzione, il ciclo di rilascio diventa più rapido e prevedibile.
  • Allineamento con DevOps: il TBD supporta pratiche moderne come Continuous Integration (CI) e Continuous Delivery (CD), che sono pilastri delle metodologie DevOps.
  • Semplicità operativa: con un unico branch da gestire, il processo è meno complesso e più facile da comprendere per i membri del team.

Il Trunk-Based Development richiede una disciplina rigorosa per evitare di introdurre errori nel trunk. Inoltre, la stabilità del trunk dipende fortemente dalla copertura e dall’affidabilità dei test automatizzati.

Per team abituati a strategie più tradizionali, come GitFlow, il passaggio al TBD può richiedere tempo e formazione.

Quando utilizzarlo?

Il Trunk-Based Development è particolarmente adatto per team che praticano l’integrazione e la distribuzione continue, per progetti con cicli di rilascio rapidi o distribuzioni continue, per organizzazioni che vogliono ridurre la complessità del processo di sviluppo e per ambienti con test automatizzati ben consolidati.

Non è invece ideale per team senza una cultura DevOps o per progetti con requisiti di rilascio altamente strutturati.

Confronto: TBD vs Altre Strategie

Il Trunk-Based Development (TBD) si distingue per la semplicità, l’efficienza e la capacità di supportare cicli di rilascio rapidi, rendendolo una scelta privilegiata per team moderni orientati alle pratiche DevOps.

L’approccio, basato su commit frequenti e una stretta integrazione continua, riduce significativamente i conflitti di unione e mantiene il codice nel trunk sempre stabile e pronto per la distribuzione.

Tuttavia, il successo del TBD dipende dalla capacità del team di adottare una rigorosa disciplina nello sviluppo e di mantenere un’infrastruttura di test automatizzati affidabile, che garantisca qualità e stabilità del codice in ogni fase.

Per i team che cercano di accelerare i tempi di sviluppo, migliorare la collaborazione e implementare metodologie CI/CD con rilasci frequenti, il Trunk-Based Development rappresenta una delle strategie più promettenti e allineate alle esigenze dello sviluppo software moderno.

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