Alcuni anni fa, in una delle aziende per cui lavoravamo, avevamo raggiunto un livello di serenità e affiatamento talmente elevato che il 16 agosto, pur essendo in ufficio, decidemmo di fare una grigliata tra colleghi non in ferie.
Avevamo una terrazza panoramica, quindi portammo un barbecue direttamente in ufficio per godere insieme di un momento di convivialità.
Immaginate un collega che entra in ufficio con un barbecue in mano – nemmeno troppo piccolo – passando davanti a tutti. Sorridendo.
Nessun si lamentò, anzi, manager e dirigenti si unirono a noi, creando un’atmosfera di relax che ci permise di instaurare relazioni migliori per poi tornare al lavoro più energici di prima. Quella grigliata non era una strategia per far vedere quanto fossimo ‘trendy’ sui social, ma un esempio spontaneo di un gruppo affiatato che lavorava insieme con passione e dedizione.
Una cosa nata così, per caso.
Purtroppo, oggi sembra che la vera essenza della collaborazione tra team venga spesso ridotta alla pubblicazione di foto sorridenti sui social. Team che posano al pub, manager e dirigenti che sorridono davanti a una lavagna in un incontro che sembra più una scenetta per LinkedIn che un momento di lavoro autentico. Giochi di gruppo, laser game e chi più ne ha, più ne metta.
Questi scatti non raccontano la vera sinergia che si costruisce giorno dopo giorno. La collaborazione tra sviluppatori, manager e dirigenti è fatta di sfide quotidiane, comunicazione chiara, trasparenza, rispetto, fiducia reciproca.
Ecco alcuni aspetti fondamentali per migliorare veramente questa relazione, andando oltre la facciata dei social e affrontando il lavoro e la vita reale.
1. Stime di lavoro e deadlines: realismo e flessibilità
Una delle principali difficoltà nella collaborazione tra sviluppatori e manager è la gestione delle stime di lavoro.
Gli sviluppatori non possono sempre prevedere in anticipo tutte le difficoltà che incontreranno nello sviluppo di una nuova funzionalità. I manager e i dirigenti devono adottare un approccio flessibile e realistico nelle stime temporali, concedendo un margine per imprevisti e complicazioni.
Troppo spesso, sui social vediamo immagini di team che ‘raggiungono ogni obiettivo’ o ‘affrontano sfide’ senza difficoltà, ma nella realtà è fondamentale essere realisti nelle previsioni per evitare frustrazioni.
La pianificazione deve essere dinamica e adattabile, proprio come una buona leadership dovrebbe essere: flessibile e non rigida.
2. Creatività e sviluppo software: un equilibrio delicato
Lo sviluppo software non è solo una questione di scrivere codice, ma anche di creatività.
Gli sviluppatori possono vivere momenti di ‘flusso’ in cui il lavoro scorre facilmente, ma anche periodi in cui la concentrazione è più difficile da mantenere. In questi momenti, il micromanagement e la pressione costante da parte dei manager possono ridurre la qualità del lavoro, interrompendo il flusso creativo.
Ma sui social, troppo spesso, vediamo immagini che mostrano leader sorridenti, che sembrano avere tutto sotto controllo, dando l’impressione che il lavoro fluisca senza problemi.
La realtà è ben diversa: il supporto alla creatività richiede fiducia, non controllo ossessivo.
3. Comprensione tecnica e comunicazione efficace
Uno dei maggiori ostacoli alla collaborazione tra manager e sviluppatori è il divario di conoscenze tecniche.
I manager devono comprendere le basi del processo di sviluppo, ma senza semplificare eccessivamente le difficoltà tecniche. Questo non significa diventare esperti, ma acquisire una comprensione che aiuti a prendere decisioni informate. I dirigenti, d’altro canto, devono fare uno sforzo per comunicare in modo chiaro e comprensibile, evitando il gergo tecnico che può risultare incomprensibile.
Tuttavia, mentre sui social si tende a esaltare il ‘successo immediato’, la vera collaborazione si costruisce attraverso un dialogo chiaro e costante, dove tutte le parti coinvolte sono consapevoli delle sfide e delle soluzioni.
4. Debito tecnico: un problema da gestire con cura
Il debito tecnico è un aspetto che viene spesso ignorato per favorire la velocità.Però, come manager e dirigenti sanno, ignorarlo può compromettere il futuro sviluppo del prodotto.
Negli ambienti dove l’apparenza sembra essere più importante della sostanza, si preferisce evitare di parlare di debito tecnico per non ‘rovinare’ l’immagine di un progetto che sembra avanzare senza intoppi.
Ma la realtà è che un buon manager deve affrontare il debito tecnico con serietà e non cercare soluzioni facili da esibire sui social. Gestirlo correttamente garantisce la sostenibilità del prodotto nel tempo, senza compromettere la velocità di sviluppo.
5. Definizione chiara dei requisiti: la precisione fa la differenza
Una specifica vaga può generare confusione e rallentamenti, portando il team a interpretare diversamente gli stessi concetti.
Un buon manager deve essere preciso e chiaro nelle richieste, evitando vaghezze che possano compromettere la qualità del lavoro. Non possiamo permetterci di cadere nel tranello di promuovere sui social immagini di team che ‘lavorano alla perfezione’ quando, in realtà, le richieste confuse e poco chiare sono all’origine di tanti problemi nel lavoro quotidiano.
Una definizione chiara dei requisiti è la chiave per evitare fraintendimenti e garantire che il team lavori in modo efficiente.
6. Ruoli e responsabilità: definizione dei confini
Un manager efficace non deve fare micromanaging sugli sviluppatori dicendo loro come fare il loro lavoro, ma deve concentrarsi sul cosa deve essere realizzato.
Questo approccio consente agli sviluppatori di sfruttare al meglio la loro esperienza e competenza. La leadership di un dirigente deve essere basata sul rispetto dei ruoli e sull’autonomia, senza cercare di controllare ogni singolo dettaglio, come invece può apparire nelle foto ‘perfette’ sui social che raccontano di un controllo assoluto.
7. Fiducia e autonomia: il motore della collaborazione
La fiducia reciproca è la base di ogni collaborazione di successo.
Un manager che ripone fiducia nel proprio team deve lasciare spazio agli sviluppatori per organizzare il loro lavoro in autonomia.
Questo tipo di fiducia, che non appare nelle foto di team sorridenti sui social, è quello che davvero motiva un team a raggiungere obiettivi ambiziosi, creando un ambiente di lavoro sano e produttivo.
8. Adattamento dei metodi di lavoro: flessibilità nelle metodologie
Metodologie come Scrum e Agile sono strumenti utili, ma devono essere adattati alle esigenze del team e del progetto.
Seguirle rigidamente per “fare scena” sui social può essere controproducente, portando a un’applicazione formale e poco efficace delle pratiche. I manager e i dirigenti devono essere flessibili nell’utilizzare gli strumenti di project management, ottimizzando i flussi di lavoro in base alle necessità reali del team.
La vera sinergia non si costruisce con le immagini sui social, ma con un dialogo aperto, fiducia reciproca e un impegno continuo nella risoluzione delle sfide quotidiane. La collaborazione autentica è quella che porta a risultati di qualità e a un ambiente di lavoro sano, lontano dalla superficialità dei post su LinkedIn.
Come possiamo aiutarti?
Contattaci e scrivi brevemente ciò di cui hai bisogno.
Sarai ricontattato nel più breve tempo possibile.
Se preferisci, puoi prenotare direttamente un appuntamento cliccando qui.